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sabato 28 marzo 2015

La primavera avanza

4° sabato di lavoro nel mese di marzo. Si corre contro il tempo per eliminare gli ultimi alberi pericolanti o comunque segnalati dalle autorità del parco, prima che, con la fine del mese, si chiuda la stagione silvana .

Martedì dopo Pasqua i volontari si troveranno ancora per sistemare le numerose ramaglie rimaste a terra.

Non si perde l'occasione per qualche osservazione naturalistica.

Il sottobosco in questo periodo è coperto da silvie fiorite (Anemone nemorosa)

Il taglio degli alberi

Si taglia uno spino di Giuda (Gleditsia_triacanthos) caratterizzato da enormi spine presenti sui rami e sul tronco. É una specie di origine americana che poco ha a che fare con la flora nostrana e per quasto va contenuta. Alcuni esemplari saranno lasciati in loco.  

Per guidare la caduta dell'albero spesso si utilizza una lunga fune.

L'albero si impiglia fra i rami e non cade. Per abbatterlo
occorre effettuare un secondo taglio più in alto.

Segue una prima sramatura
Si taglia una grossa robinia che incombe sul sentiero



Una prima incisione a cuneo serve a determinare il lato della caduta

Il momento della caduta

C'è chi assiste dal sentiero

Lo spezzamento del tronco

La flora nemorale

La silvia è il fiore del momento.



La pervinca (Vinca minor) è presente a piccoli gruppi


Il ranuncolo favagello (Ranunculus ficaria) è discretamente rappresentato



Il dente di cane (Erythronius dens- canis), rarissimo nel Parco delle Groane, è presente con una piccola popolazione che non era mai stata notata prima. Si tratta quindi di una bella sorpresa. In questo periodo è già sfiorito. Nelle foto alcune piantine ben riconoscibili dalle foglie maculate e un fiore andato in seme.


  

 

Alberi e arbusti

Sono in fiore i cornioli (Cornus mas) e i prugnoli (Prunus spinosa)



Purtroppo non tutto quello che si vede nell'oasi riguardo alla flora è positivo.
Notato un biancospino con il tronco profondamente inciso da un taglio che tuttavia sembra non aver patito. Si stanno diffondendo nuovamente delle palmette che andranno estirpate come già gli anni scorsi.

Fauna


Per quanto riguarda la piccola fauna e gli insetti non c'è stato il tempo di osservare molto. Si direbbe che per la maggior parte degli insetti sia ancora presto. Gli anfibi dovrebbero essere già attivi.Viste alcune farfalle fra cui questa, ridotta allo stremo, è sicuramente sopravvisuta all'inverno.


I laghetti

Scarsa le vita  visibile intorno ai laghetti che comunque si presentano ricchi di acqua e in una veste già piacevole. Uno è completamente sormontato da un pioppo bianco sradicato. Alcuni alberi morti saranno lasciati intenzionalmente nel bosco. Pare che il legno morto possa contribuire ad arricchire del 30% la biodiversità.




mercoledì 21 gennaio 2015

Prossima giornata di lavoro

Sabato 24 gennaio, se non piove, seconda giornata 2015 di lavori al Fosso del Ronchetto, pulizia rifiuti e manutenzione forestale (taglio alberi caduti o pericolanti a lato sentiero).
Come al solito si parte dalla Petitosa alle ore 9,30 dopo aver recuperato volontari ed attrezzi.

sabato 10 gennaio 2015

Prima giornata di lavoro del 2015

Il Monte Legnone visto dal Fosso del Ronchetto, dove il sentiero scende verso la via Sprelunga

Ancora tagli

Oggi prima giornata di lavoro del 2015. Si provvede al taglio degli alberi caduti o pericolanti, secondo le indicazioni dei tecnici del Parco delle Groane.  Sono ancora le conseguenze del disastroso fortunale di agosto. Questa volta non si tratta più di liberare i sentieri, ma di intervenire all'interno del bosco. Sono stati tagliati nella mattinata circa otto alberi di discrete dimensioni.


Una robinia tagliata si è impiglata fra altre chiome.
Sarà trainata con delle funi.


A volte la sega a motore si blocca e deve essere liberata inclinando il tronco
e con l'intervento di una seconda sega a motore

Uno dei pioppi bianchi (Populus alba) abbattuti dalla tromba d'aria
dell'estate scorsa, presso il laghetto sul sentiero principale

Lo stesso pioppo viene ridotto in pezzi

La raccolta dei rifiuti

Nel frattempo si provvede a raccogliere i rifiuti che purtroppo capita di trovare sparsi per l'oasi. Questa volta la raccolta è stata abbondante. Il sacco si è rimpito e si è dovuto riportarlo con la carriola per evitare che si rompesse per il peso.


Il materiale raccolto... nemmeno tutto.

La vista sulle prealpi

Durante l'inverno gli alberi spogli permettono di intravedere, oltre i camini e le antenne dei tetti, la cerchia delle prealpi.

Al centro della foto le Grigne, a sinistra il Legnone e verso destra il Pizzo dei Tre Signori.
Il Resegone è fuori inquadratura a destra

La natura al lavoro

Uno dei piccoli tassi (Taxus baccata) nati spontaneamente

Un piccolo agrifoglio (Ilex aquifolium).
Anche di questa specie sono presenti deversi giovani esemplari

Gemma invernale di pado (Prunus padus)

Gigaro o calla selvatica (Arum italicum), pianta erbacea rizomatosa rara
nei nostri boschi. Fiorisce in aprile con calle bianche.


sabato 30 agosto 2014

Lavori nella zona centrale

(Dalla pagina Facebook "Oasi Fosso del Ronchetto") 

Nonostante la pioggerellina di inizio mattinata, oggi si è proceduto ad un ulteriore intervento per il ripristino dei sentieri e la loro messa in sicurezza.

Rimossi rami pericolanti nella zona nord.

Parzialmente rimosse le 4 grosse robinie che sovrastavano minacciosamente la zona centrale. Si è proceduto con cautela per evitare danni agli alberi autoctoni su cui si erano adagiate le robinie. Il sentiero, in attesa del completamento dei lavori, è ancora intransitabile. Inibito il passaggio con nastro segnaletico e accumulo di rami. Si passa sulla deviazione.
 

Prossima giornata di lavoro sabato 14 settembre.

Su FB maggiori dettagli e foto.

mercoledì 27 agosto 2014

Prosegue il ripristino dei sentieri

Finalmente una giornata di sole. I volontari ne hanno approfittato per eseguire alcuni lavori.

La sramatura della farnia che ostruiva il sentiero al punto 7 della mappa (vedi post precedente)


Procediamo in ordine cronologico:
  1. tagliata l'erba con il decespugliatore all'ingresso della via Boves;
  2. spostato il camioncino in via Sprelunga e da lì liberato il sentiero dalle erbacce, fino alla curva del sentiero dei noccioli;
  3. rimossa la farnia, previa sramatura, caduta a cavallo del sentiero che formava un arco di dubbia stabilità (punto 9 della mappa). Questa è stata l'operazione più impegnativa della mattinata. Ora il sentiero è percorribile. Nella stessa zona rimane ancora chiuso l'accesso est da via Sprelunga (punto 8 della mappa). Ci si è poi accorti della presenza di una robinia con un ramo morto parzialmente penzolante  sul sentiero. Occorrerà tagliarlo in alto, procurandosi una scala;   
  4. nella zona centrale del sentiero principale (punto 7 della mappa) rimangono dei tronchi caduti trasversalmente e fermatisi in alto. Costituiscono sicuramente un pericolo. Il sentiero era già stato bloccato con nastro ad alta visibilità. Si è provveduto ad aprire un percorso alternativo che scende per il tratto necessario di una ventina di metri ad un terrazzamento sottostante. Lì sono stati eliminati dei rami secchi e un alberello morto che ostacolavano il passaggio e messi in sicurezza un paio di arbusti. Occorrerà però segnalare meglio la deviazione con dei cartelli e quant'altro.
Considerando le priorità si può dire che è stata ristabilita la percorribilità dell'oasi con la rimozione di un ostacolo e l'aggiramento di un altro:
  1. la farnia a cavallo del sentiero è stata rimossa in modo definitivo (punto 9)
  2. la creazione di un percorso alternativo nella zona centrale (punto 7) permette di congiurare il pericolo che deriva dalla possibile caduta di alcuni tronchi in attesa che vengano tagliati.
Il tagli dell'erba non era forse prioritario, ma era stato richiesto da alcuni frequentatori dell'oasi. Erba, rovi ed arbusti vari in effetti erano cresciuti a dismisura a causa delle continue piogge.
  
I volontari si sono dati appuntamento per sabato 30 agosto.

Taglio dell'erba all'ingresso di via Boves

Poco dopo l'ingresso un albero ha avuto un leggero cedimento verso l'esterno
del sentiero. I volontari avevano già provveduto a segnalare il pericolo. 

La sramatura della farnia, prima del suo taglio ha richiesto un lavoro
lungo e laborioso.

Qui siamo alla fase finale del lavoro

Missione compiuta, almeno per il momento. Il sentiero è libero.

Concludendo questa ora è la situazione

  1. L'oasi non è ancora sicura. Numerosi sono gli alberi danneggiati non ancora individuati. Occorre fare attenzione, evitare le giornate di maltempo e non lasciare i percorsi al momento ripristinati.
  2. Il sentiero principale è interamente percorribile dall'ingresso di via Boves fino alla via Sprelunga ovest. Occorre però seguire due deviazioni per aggirare degli ostacoli. 
  3. É possibile raggiungere la parte bassa dell'oasi solo dalla zona centrale e non dalla scalinata, chiusa per un albero pericolante.  
  4. Resta chiuso l'accesso basso dalla via Sprelunga (punto 8 della mappa)

  

giovedì 14 agosto 2014

Un vero disastro

Nei giorni scorsi si è abbattuto su Seveso e Barlassina un fortunale che al Fosso del Ronchetto ha prodotto un vero disastro.

Per altre notizie vedi la pagina FB "Oasi Fosso del Ronchetto" qui: 

Sono ancora da contare gli alberi abbattuti o gravemente danneggiati sparsi nel bosco.
I sentieri, compreso quello principale, sono impraticabili in alcuni tratti.

Oggi i volontari si sono trovati per approntare qualche rimedio, procedendo per priorità a partire dai sentieri principali. Sono stati individuati i maggiori pericoli, concentrati in una decina di punti (vedi mappa), ed alcuni di questi sono stati rimossi.  Sono stati afiissi degli avvisi di pericolo e stesi dei nastri segnaletici che sbarrano la strada in prossimità di alcuni alberi pericolanti. Non è bastata una mattinata di lavoro. Si pensa di proseguire la prossima settimana.

Le Autorità Comunali sono state informate e hanno già effettuato un sopralluogo cui ne seguiranno probabilmente altri per valutare eventuali interventi da parte si aziende specializzate.

Nella mappa seguente sono indicate le situazioni critiche, relative solo ai sentieri principali, specificando se risolte (punti verdi) o meno (punti rossi), oppure in modo incerto (punti gialli).

Si sconsiglia vivamente di frequentare la zona, specialmente in caso di maltempo, finché le autorità non daranno indicazioni in merito. 


Situazioni punto per punto

1 - All'ingresso dalla via Boves una grossa robinia è leggermente piegata sulla destra. Si appoggia ad un altro albero, nella parte basale si vedono delle crepe ed il terreno in cui insistono le radici è leggermente rialzato. Non è stato possibile intervenire.

 


2 - Un alberello spezzato è stato tagliato e rimosso ed altri arbusti sono stati raddrizzati o potati per le parti che ostruivano il sentiero.
Una diramazione del sentiero che si inoltra nel bosco sottostante è stata bloccata. Lì due grandi pioppi bianchi sono stati sradicati dalla tormba d'aria e si sono rovesciati verso valle.Purtroppo non sono gli unici alberi ridotti in queste condizioni.  




3 - Nella zona dove è collocato una lapide lignea in memoria di Fabrizio si è schiantato un grosso castagno con il tronco biforcato. Non è stato possibile rimuoverlo. Il sentiero è stato sbarrato e si è creato un percorso provvisorio per aggirare l'ostacolo. Eliminate invece due piante più piccole con il tronco spezzato; una prima e una dopo la zona ostruita.




Una farnia di 23 anni con il tronco spezzato è stata rimossa

4 - Il sentiero a scalini che scende vero la parte bassa dell'oasi è minacciato da una delle robinie caratterizzate dal tronco bugnato (vedi punto 5 sulla mappa). Le radici si sono sollevate e hanno distrutto parte della scalinata.
Il sentiero è stato sbarrato sia a monte che a valle. Nella parte alta è stato eliminato un alberello schiantato.
Per raggiungere la parte bassa dell'oasi è possibile scendere lungo il sentiero che si diparte dalla parte centrale.
 

Una robinia divelta all'inizio del sentiero a gradini che scende alla parte bassa.
La roobinia è stata rimossa ma il sentiero resta interrotto.

Il sentoero a gradini è interrotto. Qui l'accesso dalla parte bassa.
Il sentiero che sale a destra è invece praticabile

6 - Una robinia di discrete dimensioni ostruiva il passaggio nella zona centrale dell'oasi: rimossa.



7 - procedendo lungo il sentiero principale si arriva ad un punto in cui tre robine cresciute sulla costa alta a fianco del campo sportivo sono divelte e sovrapposte. Il tronco di una di queste sovrasta minacciosamente il sentiero.  La rimozione dei tre alberi richiede un lavoro complicato che al momento non è stato possibile eseguire. Il sentiero è stato sbarrato e purtroppo non è stato possibile tracciare un aggiramento temporaneo.



8 - al termine nord del sentiero costeggiato dai noccioli una grande quercia con il tronco doppio si è schiantata al suolo cadendo in due direzioni diverse. La parte sud ha ostruito completamente l'accesso dalla via Sprelunga.


  9 - l'altra parte a della quercia è caduta sul sentiero che svolta verso la parte nord ovest dell'oasi. I rami si appoggiano formando una specie di arco sopra il sentiero. La sicurezza del passaggio è dubbia e pertanto il percorso è stato sbarrato.


10 - verso la zone dei laghetti nord sono cadute sul sentiero due robinie e un pioppo tremulo di discrete dimensioni. Il sentiero è stato liberato.