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giovedì 10 marzo 2016

Aspettando la primavera

Oggi è stata una splendida giornata. Piacevolissimo passeggiare per l'oasi.
Sentieri molto in ordine e tutto ben curato. Lungo la recinzione del campo sportivo è stata eliminata la vegetazione per una fascia di 4 metri. Nel bosco la natura selvaggia fa il suo corso, come è giusto che sia in un'oasi. 

Qualche rifiuto piccolo e meno piccolo, ma poca roba. La segnaletica è in via di sistemazione.  Staccionate a posto.

Sabato prossimo è prevista una giornata di lavoro.

Flora erbacea


Fioriture a distesa di Anemone nemorosa (silvie) nel bosco.


Silvie ovunque, talora formano dei cuscinetti e talora tappezzano il sottobosco. 



La zona della scaletta è tutta una fioritura di silvie


Pochi gli altri fori: pratolina, veronica e falsa ortica nei prati soleggiati (prato basso, dentro il campo sportivo e poco più), qualche ranuncolo favagello e poche primissime pervinche. Non ci sono più i bucaneve e i campanellini.





Insetti pronubi


Imenotteri e sirfidi (da verificare) sono all'opera sui fiori, sia nel bosco sulle silvie sia nel prato sulle veroniche e sule pratoline





E questo dovrebbe essere un sirfide.  Sembra infatti che abbia solo due ali. Chiederemo un parere agli esperti.
P.S.: il parere è arrivato da FNM (Forum Natura Mediterraneo) che ringraziamo come sempre. Si tratta di un dittero, ma non un sirfide, quanto un Bombyliideae e probabilmente un Bombylius major
Da notare la proboscide molto lunga con cui succhia il nettare e le zampe anteriori egualmente lunghe con cui si aggrappa. Per essere certi della determinazioni si sarebbero dovute vedere le ali che nella parte anteriore avrebbero dovuto essere scure. Nella foto sono in movimento. 



Flora arborea e arbustiva


La maggior parte degli alberi e degli arbusti sono ancora dormienti o quasi.

Verdi ovviamente i tassi, i pini, gli agrifogli, le felci, i lauroni, l'edera e qualche palmetta, ma anche i ligustri e i caprifogli.  

Foglioline sulle rose, sui sambuchi, su alcuni biancospini ben esposti, sulle berrette del prete.
Il bosco però è ancora spoglio e trasparente e si vedono le montagne innevate.




L'arbusto che caratterizza di più l'oasi in questo periodo nell'oasi è il corniolo (Cornus mas), nonostante sia nella fase iniziale della fioritura, tinge già di giallo intenso molte zone.




Un paio di alberi isolati, ma con fioritura molto vistosa, uno rosa (mirabolano?) dopo che il sentiero dei gira sulla via Sprelunga e uno bianco (melo selvatico???) davanti alle case a nord dello stadio.






I prugnoli (Prunus spinosa) hanno le gemme floreali ancora chiuse.




Infiorescenze poco vistose sui pioppi bianchi e sui salici, forse già appassite come quelle dei noccioli.

Il pioppo bianco riverso sul laghetto. Dietro si vede un salice fiorito.

Infiorescenze del pioppo bianco

Numerosi salici presso i vari laghetto hanno infiorescenze simili a queste.


Prime infiorescenze anche su un carpino a sinistra dell'ingresso, mentre gli altri della stessa specie sono ancora secchi.

Fauna


Fotografato un germano maschio nel laghetto della bacheca. Viste volare un paio di femmine e altri germani. Sulla cima di un albero due grossi corvi neri (non sembravano cornacchie), fuggiti rapidamente. Ovviamente canti di piccoli uccelli ovunque.



Foto a una massa gelatinosa ma compatta nel laghetto della bacheca che ha l'acqua torbida: ovatura? In ogni caso l'unica. Acqua bassa ma presente in tutti i laghetti. E come al solito i laghetti appaiono molto diversi fra loro.





Laghetti diversi? Un esempio.




Un paio di farfalle, cedronelle, non si posavano mai. Niente foto.

Altro


Nell'oasi pochi passanti con cane e alcuni a fare un po' di sport. Di certo si sono goduti la passeggiata.

Giornata ideale per fare joggimg

sabato 28 marzo 2015

La primavera avanza

4° sabato di lavoro nel mese di marzo. Si corre contro il tempo per eliminare gli ultimi alberi pericolanti o comunque segnalati dalle autorità del parco, prima che, con la fine del mese, si chiuda la stagione silvana .

Martedì dopo Pasqua i volontari si troveranno ancora per sistemare le numerose ramaglie rimaste a terra.

Non si perde l'occasione per qualche osservazione naturalistica.

Il sottobosco in questo periodo è coperto da silvie fiorite (Anemone nemorosa)

Il taglio degli alberi

Si taglia uno spino di Giuda (Gleditsia_triacanthos) caratterizzato da enormi spine presenti sui rami e sul tronco. É una specie di origine americana che poco ha a che fare con la flora nostrana e per quasto va contenuta. Alcuni esemplari saranno lasciati in loco.  

Per guidare la caduta dell'albero spesso si utilizza una lunga fune.

L'albero si impiglia fra i rami e non cade. Per abbatterlo
occorre effettuare un secondo taglio più in alto.

Segue una prima sramatura
Si taglia una grossa robinia che incombe sul sentiero



Una prima incisione a cuneo serve a determinare il lato della caduta

Il momento della caduta

C'è chi assiste dal sentiero

Lo spezzamento del tronco

La flora nemorale

La silvia è il fiore del momento.



La pervinca (Vinca minor) è presente a piccoli gruppi


Il ranuncolo favagello (Ranunculus ficaria) è discretamente rappresentato



Il dente di cane (Erythronius dens- canis), rarissimo nel Parco delle Groane, è presente con una piccola popolazione che non era mai stata notata prima. Si tratta quindi di una bella sorpresa. In questo periodo è già sfiorito. Nelle foto alcune piantine ben riconoscibili dalle foglie maculate e un fiore andato in seme.


  

 

Alberi e arbusti

Sono in fiore i cornioli (Cornus mas) e i prugnoli (Prunus spinosa)



Purtroppo non tutto quello che si vede nell'oasi riguardo alla flora è positivo.
Notato un biancospino con il tronco profondamente inciso da un taglio che tuttavia sembra non aver patito. Si stanno diffondendo nuovamente delle palmette che andranno estirpate come già gli anni scorsi.

Fauna


Per quanto riguarda la piccola fauna e gli insetti non c'è stato il tempo di osservare molto. Si direbbe che per la maggior parte degli insetti sia ancora presto. Gli anfibi dovrebbero essere già attivi.Viste alcune farfalle fra cui questa, ridotta allo stremo, è sicuramente sopravvisuta all'inverno.


I laghetti

Scarsa le vita  visibile intorno ai laghetti che comunque si presentano ricchi di acqua e in una veste già piacevole. Uno è completamente sormontato da un pioppo bianco sradicato. Alcuni alberi morti saranno lasciati intenzionalmente nel bosco. Pare che il legno morto possa contribuire ad arricchire del 30% la biodiversità.