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giovedì 14 maggio 2015

Straordinarie fioriture bianche

Giovedì era una bella giornata e ne abbiamo approfittato per andare  a vedere la situazione all'Oasi dopo i lavori di Sabato 9 maggio.

Bellissime le rose che fiancheggiano i sentieri e si arrampicano ovunque per
il piacere  di chi apprezza la natura, piacere che pare non sia condiviso da tutti

Le staccionate 

Indubbiamente è stato fatto un grande lavoro. I problemi che affliggevano dall'estate scorsa la gradinata che scende alla parte bassa sono stati affrontati radicalmente. Certo non tutto è perfetto, stiamo parlando di una tratto scosceso dove il terreno è avvinghiato dale radici di grossi alberi e qualche ritocco è ancora necessario. Inoltre le saccionate sono molto più estese di quello che può sembrare ad un osservatore distratto.





Sembrava cha in un paio di punti i lavori fossero stati rimandati, magari per mancanza di tempo, nella zona della targa dedicata a Fabrizio e all'arrivo alla parte bassa.

Abbiamo saputo dopo che purtroppo qualcuno ha già provveduto a distruggere le staccionate appena ripristinate. Che tristezza...

Ma dedichiamoci agli aspetti più piacevoli del luogo.

Fioriture bianche a distesa

In questo periodo prevalgono straordinarie fioriture bianche.

Le rose del Ronchetto sono quasi tutte bianche.

Dai sambuchi alle rose che si arrampicano ovunque, a cui si aggiungono le sanguinelle e qualche robinia tardiva. Cominciano a fiorire i rovi meglio esposti al sole e nella parte bassa il cerfoglio ricopre largamente il sottobosco.

I rovi si sono espansi nella zone del bosco dove gli alberi
sono stati divelti dal maltempo

Anche i fiori di rovo hanno il loro fascino e in ogni caso
contribuiscono a modo loro alla biodiersità

Sambuchi

Sottobosco tappezzato di cerfoglio

Il fiore a ombrello del  cerfoglio selvatico
Anthriscus cerefolium (o
Anthriscus sylvestris?)

Un cespuglio di sanguinella (Cornus sanguinea),
specie molto diffusa nell'oasi

Altri fiori... solitari

Oltre alle fioriture diffuse, spulciando qua è là nel bosco, non si finisce mai di scoprire altre varietà di erbe selvatiche, magari presenti solo in alcuni luoghi...


Fra rovi e graminacee una bella colonia di stellaria

Stellaria



Il geranio robertiano sta andando in seme
ma produce ancora qualche raro fiore


Ginestrella (Lotus corniculatus)

Il giaggiolo d'acqua (Iris pseudocara) è presente in alcuni laghetti

E le bacche


False fagole (?)

Bacche di biancospino immature





  

martedì 7 aprile 2015

Oasi in fiore

Al mattino un giretto per l'oasi per osservare il risveglio della flora e della fauna e i lavori ancora da fare.
Al pomeriggio entreranno in azione i volontari.
La sorpresa più bella è il riconoscimento di una piccola popolazione di gerani (Geranium robertianum - da verificare), pianta poco comune al Parco delle Groane secondo il botanico L. Gariboldi.    


Fiori

Prevalgono ancora le fioriture di silvie (Anemone nemorosa) e di pervinche (Vinca mionor).

All'ingresso dell'oasi da via Boves un bel tappeto di false-ortiche (Lamium purpureum), a cui si affianca il Lamiunm album. Su entrambe si aggirano dei bombi.
In mezzo anche una comune chelidonia o erba dei porri (Chelidonium majus).






Scendendo nel vallone silvie a distesa sul fondo umido e pervinche sui fianchi.


Silvie ovunque. Una curiosità di queste è che normalmente hanno 6 petali, ma possono averne anche di più, fino a 12.

Verso il centro dell'oasi un piccolo gruppo di Ajuga rerptans


In fondo al sentiero dei noccioli la sorpresa: la colonia di erba roberta (Geranium robertianum)



 
  Erba roberta, Geranio di San Roberto Geranium robertianum

  per informazioni: 


Proseguendo nella zona a nord dello stadio incontriamo vari tipi di ranuncoli, oltre al comunissimo tarassaco e alla veronica persica che tuttavia nel bosco non sono così comuni e infatti li troviamo ai suoi margini.

Ranunculus sp. (da identificare)

Ranuncolo favagello

Tarassaco officinale

Veronica persica

Sigillo di Salomone, diffuso nell'oasi, ha i boccioli prossimi alla fioritura.

Alberi

Gioie e dolori dell'oasi.

I dolori

Dal tornado dell'estate scorsa gli alberi e i rami schiantati hanno dato moltissimo da fare ai volontari. I sentieri sono ormai messi in sicurezza (salvo alcuni lavori ancora in corso sulla scalinata), ma nel bosco ci sono ancora situazioni che richiedono degli interventi. Rami ed alberi caduti tuttavia saranno in parte lasciati sul posto. Il legno morto può arricchire notevomente la biodiversità.

Il ceppo di una albero che si è dovuto tagliare quest'inverno.
Nessuno li ha contati ma dovrebbero essere una trentina

Ramaglie ancora da sistemare. Piccoli cumuli tuttavia
possono favorire la fauna selvatica.

Numerose le radici divelte. Alcune sono state rimesse in sede e
sicuramente  emetteranno nuovi polloni

Un ramo penzola da una grossa farnia. Nel pomeriggio sarà
eliminato e tutto il sentiero per la via Sprelunga ripulito.

Le gioie

Numerosi ciliegi ricoperti di fiori bianchi segnano il ritorno della bella stagione nel bosco. Poco vistosi i fiori delle querce che tuttavia si fanno notare per il nuovo fogliame di un bel verde tenero. Nuove foglioline sulle betulle, sugli aceri, sugli olmi e sugli ontani.  Molte piante, anche delle stesse specie appena citate, sono ancora completmente prive di foglie. Le robinie saranno fra le ultime a rinverdirsi. Boccioli sui padi.


Uno dei tanti ciliegi selvatici in fioritura nell'oasi

I ciliegi in questo periodo fanno spettacolo dopo i prungoli che stanno sfiorendo

Questa farnia ha già le foglie, forse favorita dalla
posizione soleggiata.  Va considerata anche una
notevole variabilità fra i diversi individui
Infiorescenze della farnia
Olmo. La chioma è verde per la presenza dei semi.
La fioritura avviene prima della fogliazione

Pado

Spino di Giuda. Per questa specie ed altre, come la
robinia la fogliazione non è ancora iniziata

I laghetti

Cominciano a rianimarsi.  Sulla superficie camminano numerosi gerridi e svolazzano alcuni insetti. Nell'acqua alcune ovature probabilmente di rana dalmatina. Visti un girino e una rana.
I vari laghetti anche a distanza di pochi metri l'uno dall'altro presentano aspetti completamente diversi, soprattuto per la vegetazione.

Acqua limpida e buon livello per il laghetto presso la bacheca

Gerridi, semi di olmo e di salice e un girino

Il laghetto basso non tiene l'acqua. Nel pomeriggio sarà rabboccato

Il laghetto presso l'ingresso dello stadio

Alcuni laghetti sono coperti dalla lenticchia d'acqua (Lemna minor)

Ovature e rana sul fondo nel laghetto lungo

Laghetto a sud ovest

Un salice si è piegato su questo laghetto ma continua a vegetare.
Un ramo spezzato ha radicato sul fondo.

Le infiorescenze del salice raclinato sul laghetto