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sabato 12 marzo 2016

Lavori

Post 2/5 del 12/3/16

Oggi i volontari erano divisi in quattro squadre.

  • una con Alessandro e Milos si è occupata di raccogliere i rifiuti e di liberare i sentieri, spuntando rametti pericolosi e rovi. 


  • Maurizio Z. , Luigi, faruk e altri due gambiani a fare lavori vari: taglio di rovi, piantumazione di saliconi ed altri alberelli, ripristino di parte della segnaletica, ripulitura di arbusti da altri secchi o spezzati che li soffocavano da oltre un anno 


Foto di Maurizio Z.


  • altri due, Gianni e Vittorio, impegnati a tagliare un grosso ramo morente di robinia che incombeva sulla linea aerea telefonica e a sezionare e rimuovere alcuni alberi caduti tra gli stagni in zona Sprelunga
  • l'ultima addetta ad osservazioni e documentazione fotografica 
E visti i danni alla staccionata...

Foto di Maurizio Z.

Sabato 19 marzo è prevista una giornata di lavoro bis

giovedì 10 marzo 2016

Rari fiori del sottobosco


Maurizio Z. questa mattina ha fatto un sopralluogo e qualche foto con il cellulare.


Da esperto conoscitore dell'oasi ha scovato i fiori più belli a cominciare dal dente di cane (Erythronium dens-canis), rarissimo nel Parco delle Groane (come attestato dall'Atlante della flora di Luca Gariboldi). Ricordiamo che questa specie è protetta.

 

Ha documentato poi la presenza del campanellino invernale (Leucojum vernum) e della scilla (Scilla bifolia) che non sono particolarmente rari nel parco, ma nell'oasi sì.

Campanellini invernali

Scilla


Foto anche a narcisi prossimi alla fioritura. Purtroppo non sarebbero selvatici, un po troppo gialli, ma di origine ornamentale, trovati nlla zona alta, vicino ai campanellini.

Un agrifoglio (Ilex aquifolium) sembra un cespo di insalata riccia. L'agrifoglio è una specie ben presente all'oasi e si direbbe che si riproduca spontaneamente. 





Visto anche un picchio all'opera senza riuscire a fotografarlo. Appena estratto il telefono è fuggito. Forse il picchio non ama le nuove tecnologie. Per corteggiare la femmina infatti preferisce tamburellare i vecchi tronchi con il becco.


Le foto di oggi ci permettono di arricchire l'elenco delle specie del sottobosco (flora nemorale) che fioriscono fra la fine dell'inverno e l'inizio della primavera. Sfruttano la luce che filtra fra le chiome degli alberi prima che appaiano le foglie. 
Ieri abbiamo visto l'anemone nemorosa, abbondantissima, il ranuncolo favagello, la viola e i primi fiori della pervinca, che quanto ad abbondanza non dovrebbe deludere. Vedremo prossimamente.
Oggi Maurizio ha documentato le rare quanto preziose presenze del campanellino invernale, della scilla e soprattutto del dente di cane. Speriamo che queste piccole popolazioni, ridotte ora al lumicino, possano consolidarsi e magari espandersi nei prossimi anni.