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sabato 30 agosto 2014

Lavori nella zona centrale

(Dalla pagina Facebook "Oasi Fosso del Ronchetto") 

Nonostante la pioggerellina di inizio mattinata, oggi si è proceduto ad un ulteriore intervento per il ripristino dei sentieri e la loro messa in sicurezza.

Rimossi rami pericolanti nella zona nord.

Parzialmente rimosse le 4 grosse robinie che sovrastavano minacciosamente la zona centrale. Si è proceduto con cautela per evitare danni agli alberi autoctoni su cui si erano adagiate le robinie. Il sentiero, in attesa del completamento dei lavori, è ancora intransitabile. Inibito il passaggio con nastro segnaletico e accumulo di rami. Si passa sulla deviazione.
 

Prossima giornata di lavoro sabato 14 settembre.

Su FB maggiori dettagli e foto.

mercoledì 27 agosto 2014

Prosegue il ripristino dei sentieri

Finalmente una giornata di sole. I volontari ne hanno approfittato per eseguire alcuni lavori.

La sramatura della farnia che ostruiva il sentiero al punto 7 della mappa (vedi post precedente)


Procediamo in ordine cronologico:
  1. tagliata l'erba con il decespugliatore all'ingresso della via Boves;
  2. spostato il camioncino in via Sprelunga e da lì liberato il sentiero dalle erbacce, fino alla curva del sentiero dei noccioli;
  3. rimossa la farnia, previa sramatura, caduta a cavallo del sentiero che formava un arco di dubbia stabilità (punto 9 della mappa). Questa è stata l'operazione più impegnativa della mattinata. Ora il sentiero è percorribile. Nella stessa zona rimane ancora chiuso l'accesso est da via Sprelunga (punto 8 della mappa). Ci si è poi accorti della presenza di una robinia con un ramo morto parzialmente penzolante  sul sentiero. Occorrerà tagliarlo in alto, procurandosi una scala;   
  4. nella zona centrale del sentiero principale (punto 7 della mappa) rimangono dei tronchi caduti trasversalmente e fermatisi in alto. Costituiscono sicuramente un pericolo. Il sentiero era già stato bloccato con nastro ad alta visibilità. Si è provveduto ad aprire un percorso alternativo che scende per il tratto necessario di una ventina di metri ad un terrazzamento sottostante. Lì sono stati eliminati dei rami secchi e un alberello morto che ostacolavano il passaggio e messi in sicurezza un paio di arbusti. Occorrerà però segnalare meglio la deviazione con dei cartelli e quant'altro.
Considerando le priorità si può dire che è stata ristabilita la percorribilità dell'oasi con la rimozione di un ostacolo e l'aggiramento di un altro:
  1. la farnia a cavallo del sentiero è stata rimossa in modo definitivo (punto 9)
  2. la creazione di un percorso alternativo nella zona centrale (punto 7) permette di congiurare il pericolo che deriva dalla possibile caduta di alcuni tronchi in attesa che vengano tagliati.
Il tagli dell'erba non era forse prioritario, ma era stato richiesto da alcuni frequentatori dell'oasi. Erba, rovi ed arbusti vari in effetti erano cresciuti a dismisura a causa delle continue piogge.
  
I volontari si sono dati appuntamento per sabato 30 agosto.

Taglio dell'erba all'ingresso di via Boves

Poco dopo l'ingresso un albero ha avuto un leggero cedimento verso l'esterno
del sentiero. I volontari avevano già provveduto a segnalare il pericolo. 

La sramatura della farnia, prima del suo taglio ha richiesto un lavoro
lungo e laborioso.

Qui siamo alla fase finale del lavoro

Missione compiuta, almeno per il momento. Il sentiero è libero.

Concludendo questa ora è la situazione

  1. L'oasi non è ancora sicura. Numerosi sono gli alberi danneggiati non ancora individuati. Occorre fare attenzione, evitare le giornate di maltempo e non lasciare i percorsi al momento ripristinati.
  2. Il sentiero principale è interamente percorribile dall'ingresso di via Boves fino alla via Sprelunga ovest. Occorre però seguire due deviazioni per aggirare degli ostacoli. 
  3. É possibile raggiungere la parte bassa dell'oasi solo dalla zona centrale e non dalla scalinata, chiusa per un albero pericolante.  
  4. Resta chiuso l'accesso basso dalla via Sprelunga (punto 8 della mappa)

  

giovedì 14 agosto 2014

Un vero disastro

Nei giorni scorsi si è abbattuto su Seveso e Barlassina un fortunale che al Fosso del Ronchetto ha prodotto un vero disastro.

Per altre notizie vedi la pagina FB "Oasi Fosso del Ronchetto" qui: 

Sono ancora da contare gli alberi abbattuti o gravemente danneggiati sparsi nel bosco.
I sentieri, compreso quello principale, sono impraticabili in alcuni tratti.

Oggi i volontari si sono trovati per approntare qualche rimedio, procedendo per priorità a partire dai sentieri principali. Sono stati individuati i maggiori pericoli, concentrati in una decina di punti (vedi mappa), ed alcuni di questi sono stati rimossi.  Sono stati afiissi degli avvisi di pericolo e stesi dei nastri segnaletici che sbarrano la strada in prossimità di alcuni alberi pericolanti. Non è bastata una mattinata di lavoro. Si pensa di proseguire la prossima settimana.

Le Autorità Comunali sono state informate e hanno già effettuato un sopralluogo cui ne seguiranno probabilmente altri per valutare eventuali interventi da parte si aziende specializzate.

Nella mappa seguente sono indicate le situazioni critiche, relative solo ai sentieri principali, specificando se risolte (punti verdi) o meno (punti rossi), oppure in modo incerto (punti gialli).

Si sconsiglia vivamente di frequentare la zona, specialmente in caso di maltempo, finché le autorità non daranno indicazioni in merito. 


Situazioni punto per punto

1 - All'ingresso dalla via Boves una grossa robinia è leggermente piegata sulla destra. Si appoggia ad un altro albero, nella parte basale si vedono delle crepe ed il terreno in cui insistono le radici è leggermente rialzato. Non è stato possibile intervenire.

 


2 - Un alberello spezzato è stato tagliato e rimosso ed altri arbusti sono stati raddrizzati o potati per le parti che ostruivano il sentiero.
Una diramazione del sentiero che si inoltra nel bosco sottostante è stata bloccata. Lì due grandi pioppi bianchi sono stati sradicati dalla tormba d'aria e si sono rovesciati verso valle.Purtroppo non sono gli unici alberi ridotti in queste condizioni.  




3 - Nella zona dove è collocato una lapide lignea in memoria di Fabrizio si è schiantato un grosso castagno con il tronco biforcato. Non è stato possibile rimuoverlo. Il sentiero è stato sbarrato e si è creato un percorso provvisorio per aggirare l'ostacolo. Eliminate invece due piante più piccole con il tronco spezzato; una prima e una dopo la zona ostruita.




Una farnia di 23 anni con il tronco spezzato è stata rimossa

4 - Il sentiero a scalini che scende vero la parte bassa dell'oasi è minacciato da una delle robinie caratterizzate dal tronco bugnato (vedi punto 5 sulla mappa). Le radici si sono sollevate e hanno distrutto parte della scalinata.
Il sentiero è stato sbarrato sia a monte che a valle. Nella parte alta è stato eliminato un alberello schiantato.
Per raggiungere la parte bassa dell'oasi è possibile scendere lungo il sentiero che si diparte dalla parte centrale.
 

Una robinia divelta all'inizio del sentiero a gradini che scende alla parte bassa.
La roobinia è stata rimossa ma il sentiero resta interrotto.

Il sentoero a gradini è interrotto. Qui l'accesso dalla parte bassa.
Il sentiero che sale a destra è invece praticabile

6 - Una robinia di discrete dimensioni ostruiva il passaggio nella zona centrale dell'oasi: rimossa.



7 - procedendo lungo il sentiero principale si arriva ad un punto in cui tre robine cresciute sulla costa alta a fianco del campo sportivo sono divelte e sovrapposte. Il tronco di una di queste sovrasta minacciosamente il sentiero.  La rimozione dei tre alberi richiede un lavoro complicato che al momento non è stato possibile eseguire. Il sentiero è stato sbarrato e purtroppo non è stato possibile tracciare un aggiramento temporaneo.



8 - al termine nord del sentiero costeggiato dai noccioli una grande quercia con il tronco doppio si è schiantata al suolo cadendo in due direzioni diverse. La parte sud ha ostruito completamente l'accesso dalla via Sprelunga.


  9 - l'altra parte a della quercia è caduta sul sentiero che svolta verso la parte nord ovest dell'oasi. I rami si appoggiano formando una specie di arco sopra il sentiero. La sicurezza del passaggio è dubbia e pertanto il percorso è stato sbarrato.


10 - verso la zone dei laghetti nord sono cadute sul sentiero due robinie e un pioppo tremulo di discrete dimensioni. Il sentiero è stato liberato.




sabato 7 giugno 2014

In questo periodo la vegetazione cresce rapidamente.

I sentieri secondari, meno battuti, si stanno chiudendo e anche per quelli principali oggi si è provveduto a spuntare i rovi che li invadevano.

Anche uno dei passaggi creati dai mezzi per il taglio alberi a fine marzo è coperto di erbe alte.


Lavori

Le solite pulizie e la manutenzione dei sentieri principali.

Fiori e frutti

Passato il periodo delle grandi fioriture. Il colore domninate nell'oasi è il verse intenso. Poche le fioriture in corso fra cui il ligustro e il tiglio. Rovi e frangole portano contemporaneamente fiori e frutti in corso di maturazione.

Fiori di ligustro


Fra i frutti già maturi le coliege selvatiche. Cominciano a colorarsi le bacche della frangola e del viburno



Stagni e libellule

Gli stagni dopo un recente acquazzone si sono rimpinguiati. Prima però il laghetto vecchio, qusllo presso la bacheca era stato alimentato artificialmente. La pioggia lo ha fatto popi strabordare e l'acuq è andata a rienpire il laghetto basso che tende sempre a prosciugarsi..

É iniziato il periodo delle libellule. Numerose le Coenagrion puella





domenica 11 maggio 2014

Fioriture di maggio

Al Ronchetto grandi fioriture di sanguinelle, di rose selvatiche di specie diverse e di sambuco.
Le robinie  cominciano a sfiorire.  Qualcuna soffre. C'è chi dice che sia il risultato di qualche fungo che attacca le radici della pianta. 

I laghetti sono pieni d'acqua. In quello storico è fiorito un gruppo di giaggioli d'acqua. Per ora non si vede ancora nessuna libellula. Dovrebbe essere in corso la riproduzione degli anfibi.

Purtroppo non manca qualche segno di vandalismo.

Sanguinelle

Le sanguinelle (Cornus sanguinea) sono tutte in fiore e ovunque. Ci accolgono all'ingresso da via Boves e ci accompagnano lungo il sentiero. Appena entrati sulla destra un cespuglio bellissimo (in foto). Idem nella zona centrale dell'oasi, sotto i pini silvestri, verso il campo sportivo. E ancora nel nuovo rimboschimento, nella zona nord. Difficile fare un conto anche approssimativo, sono tantissime.

Il cespuglio a destra del sentiero, sulla sponda del primo canalone

Idem

Idem: dettaglio del fiore
Una fila di sanguinelle al centro dell'oasi, verso il campo sportivo
Tanti bei cespugli di sanguinella anche a nord
dell'oasi. Questo avvolge il cartello


Rose

Le rose al Ronchetto costituiscono una presenza diffuse ma discreta.
Forse quest'anno il periodo della massima fioritura è già passato, forse il fiore, specie se piccolo e bianco, si perde un po' nella massa del fogliame.
Le varietà, sono diverse per il colore del fiore, per la composizione delle infiorescenze e per il portamento delle piante. Qui vivono benissimo, anche nelle zone in ombra, a differenza dell'oasi del Caloggio dove crescono bene solo in una radura soleggiata e quelle che nascono spontaneamente nel bosco stentano e non arrivano nemmeno a fiorire.
C'è da chiedersi se le rose del Ronchetto siano proprio tutte selvatiche.
Comunque sono bellissime, sono sicuramente una particolarità dell'oasi e meritano una osservazione più attenta.

Questo il tipo di rosa più diffuso

Questa ha i fiori bianchi a grappolo

Questa si direbbe una rosa canina classica. Nella zona verso il campo sportivo.
Una rosa rampicante sale per oltre 4 metri

Ai laghetti sud una rosa dai fiori di colore intenso

Sambuchi

I sambuchi sono arbusti che non godono di grande considerazione. Nessuno li pianta mai, tanto spuntano da soli. Hanno un legno cavo, o meglio con un largo midollo, di scarsa resistenza, eppure possono vivere più a lungo di quanto si creda. A maggio colorano i bordi delle strade di campagna e le boscaglie con grandi inforescenze bianche. Con le robinie, che fioriscono quasi contemporaneamente, creano uno spettacolo unico.

Dove inizia il sentiero che scende alla parte bassa un gruppo di sambuchi

Lungo il percorso: l'ingresso da via Boves 


Appena entrati troviamo questo frassino scortecciato

La scortecciatura riguada la parte destra.
Speriamo che l'albero sopravviva.

La chioma del frassino danneggiato

Il laghetto vecchio sul sentiero


L'acqua è limpida e le rive sono verdeggianti.
Non c'è tempo per controllare gli anfibi.

É pieno e difatti l'acqua arriva ai piedi dell'albero

Fragoline matte sulla riva e in tutta l'oasi

Nel laghetto un secondo segno di vandalismo. La settimana scorsa era stato
smontato un rudimentale ponticello, costruito probabilmente da dei ragazzini.

Proseguendo...

La vegetazione cresce rigogliosa e invade il sentiero

Un luppolo avvolge il tasso

Forse una stellaria?

La zona alta a nord

Non abbiamo il tempo di osservare i laghetti e nemmeno la costa lungo la via Sprelunga, dove si sono svolti i lavori. Ci limitiamo a perlustrare la zona a ridosso dello stadio: attirano l'attenzione sanguinelle (vedi sopra), prugnoli e un pino silvestre. I varchi aperti dai mezzi usati per i tagli alberi si stanno rimarginando, o almeno speriamo. Verso est si è formato un passaggio che scende al sentiero dei noccioli.

I varchi che attraversano il rimboschimento sono due.
Quello più a est sembra in via di rimarginatura

Un prugnolo ha già i frutti

Nel varco a ovest i solchi lasciati dalle ruote sono
ancora ben visibili.

Un pino silvestre di recente impianto

Un passaggio permette di raggiungere, pur con qualche difficoltà,
il sentiero dei noccioli

La scarpata che dal passaggio scende al sentiero

Il ritorno

Giunti al sentiero dei noccioli ci accingiamo a un rapido ritorno, non senza osservare prima il bel fogliame del noce.

Al termine del sentiero dei noccioli la chioma di un noce.

I laghetti sud

Qui due sole annotazioni: gli iris fioriti e la brasca.

Giaggioli d'acqua (Iris pseudacora) nel laghetto storico

La brasca (Potamogeton natans) è arrivata anche
nel laghetto più a sud